COP26, vertice sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite

Brutte notizie, non sono stati raggiunti obiettivi concreti

Terminata lo scorso 13 novembre la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici aveva diversi obiettivi per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi.

Le tre bozze iniziali del documento prevedevano un invito ai paesi ad eliminare al più presto le centrali a carbone e i sussidi alle fonti fossili.

Tuttavia l’ultimo giorno, l’India in riferimento agli accordi sull’eliminazione del carbone, ha chiesto nel suo intervento una “riduzione graduale” invece che una “eliminazione graduale”, questo rappresenta un passo indietro contro l’ambiente, considerando che l’India ricava oltre due terzi della sua energia elettrica dal carbone, del quale è il secondo consumatore al mondo dopo la Cina.

In ragione di questi “fallimenti” della COP26, Greta Thunberg, dopo la votazione finale alla conferenza di Glasgow si è espressa dicendo che “Il vero lavoro continua fuori da queste stanze. E non ci arrenderemo mai, mai” alludendo che questo vertice è stato un “bla,bla,bla”.

Il mondo deve dimezzare le emissioni nei prossimi 10 anni e azzerare le emissioni nette di carbonio entro il 2050.

Tuttavia, è stata raggiunta una intesa su un tema altrettanto importante: la deforestazione. Stop entro il 2030. Tra i firmatari anche Jair Bolsonaro, Xi Jinping e Vladimir Putin. Un impegno da 19,2 miliardi di dollari.

COP26 è stato un evento di importanza mondiale perché ha raccolto i vertici politici che hanno deciso le sorti del nostro pianeta sul tema dell’ambiente.

Cosa può fare una persona qualunque per ridurre le proprie emissioni quotidiane? Scegliendo un sistema di energia ecosostenibile.